Pensieri ed emozioni si manifestano attraverso parole e azioni generando energia, ma come l’emotivo che, volendo dimostrare il suo amore, preso dalla difficoltà del momento anziché dire (come vorrebbe) ti amo, senza rendersene conto offende l’altra parte, si evince che anche i nostri migliori propositi, in un momento fortemente emotivo, possono manifestarsi in modo sgradevole. A volte rischiamo di offendere chi amiamo, mentre ci facciamo abbindolare da chi ha intenzioni tutt’altro che amorevoli!
È solo un piccolo esempio del quale ognuno di noi, a proprio modo, ne ha avuto esperienza e ora i tempi sono cambiati ed è arrivato il momento di interrompere questa spirale negativa. Non è intelligente continuare così! Ci fa solo stare male! È bene, quindi, cominciare a vedere i propri pensieri utilizzando in modo corretto parole e azioni, imparando a padroneggiarle queste emozioni per manifestare ciò che, dentro di noi, sentiamo veramente, per dire ti voglio bene, per dire ti amo, per abbracciare ed essere abbracciati senza aspettative, senza secondi fini, perché in quel momento è giusto farlo, per sentirci felici e per far sentire felici anche gli altri.
È utile sapere che padroneggiare le emozioni significa vederle, riconoscerle, e non controllarle e tantomeno reprimerle! Tra l’altro controllarle è quasi impossibile perché dipendono dallo stato d’animo di quel momento e se ne sei preda… mentre è molto più facile reprimerle, ma quest’ultima opzione è caldamente sconsigliata perché significherebbe impedire l’espressione creando conseguentemente dei blocchi che a lungo andare potranno trasformarsi in rabbia repressa, in disagio e/o in malattia.
Le emozioni sono il sale della vita e qui (in questa terza dimensione di coscienza) ne troviamo in quantità ed è grazie a loro che facciamo esperienza. Ma dobbiamo averne nella giusta misura (dove “giusto” è diverso per ognuno di noi). Troppe e troppo forti ci possono portare alle stelle staccandoci dalla realtà (tipo non avere i piedi per terra o la testa tra le nuvole), poche o addirittura represse, ci possono portare all’apatia, alla rabbia e alla depressione, ma quando saremo in grado di vederle e di riconoscerle riusciremo ad accettarle vivendole consapevolmente senza creare o aggiungere altro caos alla nostra vita.
Quindi viviamole queste emozioni, se sentiamo che sta per arrivare il pianto, se sentiamo emergere la rabbia, osserviamoci e respiriamo profondamente, già il fermarsi a respirare calma le emozioni e ci permette di “vederci”, poi in funzione del contesto possiamo piangere senza vergognarci e per quanto riguarda la rabbia possiamo scegliere di non manifestarla inviandole luce e amore, illuminando questa devastante emozione.
Tutte le emozioni negative ci trascinano verso il basso, ma quando vengono illuminate perdono il loro potere su di noi e pian piano, almeno per quel momento, svaniscono. Ovviamente se riusciamo a padroneggiarle o, addirittura, superarle per mezzo di un costante e sottile lavoro di osservazione, riflessione e meditazione potremo viverle senza esserne travolti, offrendoci la possibilità di vivere il momento per manifestare il nostro sentire in modo appropriato cosicché pensieri, parole e azioni siano in armonia e la nostra espressione avvenga correttamente.
Roberto Calaon