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L’anima, i corpi sottili e il corpo fisico

Ogni tanto si sente dire che abbiamo un’anima, che il corpo ha un’anima, ma quando andiamo in profondità, scopriamo dell’altro. L’anima (la nostra essenza) si manifesta attraverso il corpo per sperimentare le vite allo scopo di espandere sempre più la propria coscienza fino a quando, completate le esperienze, potrà ascendere ad una dimensione di coscienza più elevata che la libererà finalmente da una condizione di prove ed espiazioni.

Cerchiamo di capire meglio.

L’anima si incarna in un corpo per mezzo del quale fa esperienza nella materia: questo luogo tridimensionale dove le vibrazioni (frequenze) sono estremamente basse (lente). Quest’anima sperimenta la dualità e le illusioni dell’ego attraverso un corpo mentale, un corpo emozionale o astrale e un corpo fisico supportato dal corpo eterico o elettrico, quel leggero alone leggermente biancastro che a volte percepiamo quando, in uno stato d’essere particolare, guardiamo una mano, una foglia o qualunque altro oggetto ci si pone davanti.

Se i nostri occhi potessero andare oltre la materia fisica, vedrebbero il corpo mentale (nella foto in alto di colore giallo) circondare e compenetrare i corpi emozionale e fisico, vedrebbero che il corpo astrale/emozionale (di colore arancio)circonda e compenetra il corpo fisico e, infine, vedrebbero il corpo fisico (di colore rosso) supportato dall’eterico (di colore bianco).

Quindi, il corpo fisico, l’unico che vediamo con i 5 sensi in dotazione standard e con il quale ci identifichiamo, è solamente il terzo e il più piccolo (meno espanso) in ordine di grandezza e, proprio perché composto dall’energia densa che chiamiamo materia, tra tutti gli altri corpi (che definiamo sottili) è il più idoneo a sperimentare la vita materiale di terza dimensione.

Naturalmente, un corpo tonico e in salute sarà più facile da abitare (per l’anima) e, oltre a renderci la vita più agevole, ci favorirà moltissimo nel rapporto tra pensieri ed emozioni, cosicché i relativi corpi sottili non si facciano catturare facilmente da desideri frivoli e passeggeri e, soprattutto, non si facciano ingannare dalla propria fisicitàemozionale che, l’uomo di quest’epoca, sta sviluppando, ma che molti non hanno ancora focalizzato.

Quando inizieremo a capire che siamo noi gli artefici e i co-creatori della nostra vita, comprenderemo anche che, grazie alla consapevolezza acquisita, potremo essere noi a decidere come utilizzare quelle potenzialità che la vita, ad un certo punto, ci mette a disposizione. Questi strumenti, queste qualità, si rivelano a noi solo quando raggiungiamo un livello di coscienza tale grazie al quale il nostro veicolo di esperienza (corpo fisico) manifesta un certo grado di sensibilità, di altruismo e di compassione, altrimenti l’ego (la personalità che tende ad utilizzare tutto a proprio favore) rischierebbe di far del male a se stesso e/o agli altri senza neppure accorgersene.

Tutti noi, nella materia, abbiamo a disposizione questi tre corpi (quattro con l’eterico), ognuno dei quali ha le proprie caratteristiche, che non sto qui a descrivere, anche perché di corpi ce ne sono molti altri come si può iniziare a dedurre dall’immagine in alto.
È comunque utile sapere che, i tempi che stiamo vivendo, oltre a renderci la vita più complessa e complicata, in fondo in fondo, ci concedono pure, attraverso l’accelerazione delle energie, delle vibrazioni, delle frequenze l’opportunità di comprendere e di risvegliarci.

Questo testo è solo un piccolo assaggio di ciò che siamo: anime immortali che stanno facendo esperienza attraverso un ciclo di rinascite – l’anima, in funzione dell’esperienza che sa di dover fare, ad ogni incarnazione, assume un corpo diverso: maschio, femmina, ricco, povero, ecc. – in questo pianeta di terza dimensione e, anche se molti non ne sono ancora consapevoli, siamo tutti esseri multidimensionali.

Ovviamente c’è dell’altro, ma per il momento mi fermo qui!



Roberto Calaon