Innergy

Oltre me!

Oltre me, oltre il mio ego, oltre la mia personalità, oltre ciò che credo di essere, ciò che vorrei essere, ciò che gli altri mi impongono di essere o vorrebbero che io fossi.

Oltre me, per entrare in contatto con il mio Sé superiore, che, attraverso l’anima che mi abita, sta sperimentando allo scopo di espandere la mia coscienza.

Oltre me, per prestare attenzione solo a ciò che è in sintonia con il mio sentire.

Oltre me, per imparare a conoscermi, a vedermi come sono realmente evitando di giudicarmi e dando il giusto peso alle esperienze che sto attraversando.

Oltre me, per imparare a perdonare e, soprattutto, a perdonarmi, perché quando avevo agito in quel modo ero diverso. Sì, ero sempre io, ma con meno esperienza e meno consapevolezza. E quello mi sembrava l’unico modo di agire o di re-agire: l’unico modo che conoscevo in quel momento.

Oltre me, per ricordare che a tutto c’è rimedio! È sufficiente non ripetere più quell’atteggiamento, quel modo di fare, quell’azione diventandone consapevole. Così tutto inizierà a fluire e si rimetterà al proprio posto.

Oltre me, per smettere di credere a tutto ciò che mi viene raccontato dalle solite fonti. Fonti che solo apparentemente possono sembrare diverse, perché cambiano aspetto in funzione dell’obiettivo, mentre l’ordine è impartito sempre dalle stesse. Fonti oscure, fonti che si mascherano di bontà e altruismo, perché sanno che in questo modo possono manipolarmi a piacimento.

Oltre me, due semplici parole, che, se lo desidero, mi possono aiutare a conoscere me stesso per non abboccare più alla manipolazione seriale costantemente perpetrata in questa dimensione di coscienza che attira così tanto il mio ego, imparando a vedermi come sono realmente, imparando a migliorarmi espandendo sempre più la mia coscienza.

Oltre me, oltre quest’ego che ci casca sempre, quest’ego facile da manipolare, che continua ad illudermi e a vessarmi solo perché io continuo a dargli potere.

Oltre me, oltre la tentazione di spegnerlo, di farlo morire, perché, almeno per il momento, quell’ego sono io, il mio corpo, il mio agire, la mia personalità e so che ho bisogno di imparare a riconoscerlo e a domarlo, proprio come si fa con un cavallo imbizzarrito, per poi porlo al servizio della mia vera essenza

Oltre me, oltre le mie emozioni contrastanti, che mi fanno stare bene, che mi fanno stare male, che mi opprimono, che mi gratificano, che mi schiacciano, che mi sovrastano costantemente e non mi permettono di vedermi come sono realmente.

Oltre me, quindi, per iniziare il percorso che, dopo aver compreso questo breve testo (che non è necessariamente l’unica via), mi porterà a diventare ciò che sono realmente!



Roberto Calaon