Innergy

Polarità e completezza

Ognuno di noi è naturalmente creativo, potenzialmente capace di creare cose meravigliose ma, nei momenti in cui sentiamo dolore, rabbia e impotenza, la nostra creatività tende a spegnersi o a manifestarsi in modo negativo.

Negativo è l’opposto di positivo e ogni opposto è complementare all’altro e la forma che ne risulta (cioè l’intero), che necessariamente contiene in sé questi due aspetti, potrà manifestarsi solo attraverso la comunicazione e lo scambio. Un esempio? La pila, per funzionare, ha bisogno di due poli che comunicano costantemente tra di loro, e lo stesso vale per l’essere umano.

Chi resta in una polarità è portato ad escludere, ad opporsi o a sminuire l’altra parte e così facendo una sola forza prevarrà originando uno squilibrio nella forma, e tutto questo si evidenzierà sempre più nel modo in cui ci manifestiamo.

L’inventore della pila aveva intuito che per farla funzionare doveva creare interazione (scambio) tra polo positivo e polo negativo, e questo vale anche per l’individuo, il gruppo, le nazioni, la terra, il sistema solare, eccetera… Tutto, insomma, per funzionare ha bisogno di collaborazione, di cooperazione e queste caratteristiche nascono per mezzo della comunicazione e dello scambio.

Come fare per rendere complementari i due poli, le due estremità, i due contrari? Con l’attività consapevole, la quale permetterà ad ognuno di essere parte dell’intero assumendosi le proprie responsabilità (e sottolineo le proprie, non quelle suggerite da altri, che possono andare bene, ma anche no) iniziando proprio dalle piccole cose. Non dimentichiamo che i grandi cambiamenti avvengono sempre dalle piccole cose.

Tutto funziona per un motivo ben preciso. Ogni cosa esistente, ogni situazione proviene da qualcosa che era prima ed è propedeutica ad un qualcosa che verrà dopo. Gli egoismi restano nella polarità e non riescono a collaborare, ma possono essere trasformati aprendoci a nuove esperienze, a nuova conoscenza. Tutto questo crea consapevolezza e, andando in profondità (osservandoci e ponendoci delle domande, sì, proprio così, come facevamo da bambini, continuando a chiedere perché) lo capiremo sempre di più arrivando ad accorgerci che tutto si muove in armonia con un unico obiettivo: la nascita dell’essere umano completo.



Roberto Calaon