Dualità, passaggio per la forma completa!

Il simbolo di questa immagine è universalmente riconosciuto come una rappresentazione della dualità, dove si evidenziano due forze opposte e complementari denominate YIN e YANG, altrimenti detti punti di forza e di debolezza, minacce e opportunità, bello e brutto, bianco e nero, maschile e femminile, vincitore e vinto, ombra e luce, e via così… 

In un individuo equilibrato, queste due forze sono in una leggera e costante tensione dove l’una succede alternativamente all’altra. Come si può vedere, quando la parte scura (i semi di zucca) hanno una massa più sottile, quindi più debole, la parte chiara (il riso) presenta una massa più grande, quindi più forte, più potente, mentre l’esatto contrario avviene sul lato opposto: qui, in effetti, il riso è inferiore, quindi con meno forza, mentre i semi di zucca sono preponderanti, quindi più forti, più potenti. Inoltre, e questo è un ottimo spunto di riflessione, ognuna delle parti contiene in sé il seme dall’altra, significando che, interiormente, ognuno di noi ha in sé qualcosa dell’altro.

Questa immagine, dunque, evidenzia momenti di minore o maggiore equilibrio e questo altalenarsi di equilibri che sembra formino una una esse o un’onda verticale, avviene all’interno della forma, cioè dell’intero qualunque esso sia. Di conseguenza, l’intero rappresentato dall’essere umano, che vive molteplici esperienze, le quali andranno ad incidere in modi diversi sul proprio equilibrio orientandolo da una parte o dall’altra a seconda dei casi, ne trarrà comunque beneficio e, pian piano, nel tempo realizzerà la propria forma completa.

Ogni cosa, ogni situazione può essere YIN o YANG, dipende da ciò che è o che fa rispetto a qualcos’altro. Per esempio: l’acqua è YANG quando spegne il fuoco che in questo caso è YIN, ma quando il fuoco è così potente da riscaldare l’acqua, allora il fuoco diventa YANG, mentre l’acqua diventa YIN ecc. ecc.. Tutto avviene sempre in relazione a qualcos’altro, quindi, rispetto a ciò che ci si presenta in quel momento. È utile ricordarlo quando ci troviamo nelle situazioni in cui ci conduce la vita.

Un esempio semplicissimo: torni al parcheggio e vedi un biglietto sotto al tergicristallo della tua auto, una multa per divieto di sosta. Ma come? Sono passati solo dieci minuti dall’orario di scadenza! Sembra che ci sia sempre qualcuno, che lo facciano apposta! Se lo trovo mi sente! E la rabbia aumenta perché trovi che sia un’ingiustizia. Ecco, in questo caso la multa è YANG mentre tu sei YIN, ma tu potresti diventare YANG, quando, rientrato a casa, inizi ad inveire contro questo o quello gettando addosso alla tua compagna la rabbia di prima diventando YANG rispetto a lei, la quale subirà la tua collera. Ma se lei non accetta il tuo comportamento, si arrabbia e ti inveisce contro andando su tutte le furie, lasciandoti senza cena e anche senza… a questo punto, lei diventa YANG e tu ritorni ad essere YIN. E questo modo di fare, di re-agire potrebbe andare avanti all’infinito, perché tu potresti prendertela con degli altri, con gli amici o con qualsiasi altra persona che trovi sulla tua strada in quel momento, ecc. ecc.

Questo comportamento deleterio, ti porterà a una lotta continua con la dualità e starai da una parte o dall’altra a seconda di ciò che ti conviene al momento, e ogni volta che penderai da una parte non potrai essere equilibrato, presente e consapevole, perché solo se sarai in possesso di queste qualità potrai costruire una forma completa e armoniosa, talmente equilibrata, che non faccia minimamente pensare alla dualità.

La dualità, sia quella che ti macera interiormente, che quella che mostri all’esterno serve solo ed unicamente per costruire la forma ideale, un meraviglioso stato di equilibrio che ti condurrà a superare questa vita. Quando avrai raggiunto questo stato, cioè la tua vera forma, comprenderai finalmente che la dualità, con tutto ciò che comporta e che ha comportato, sarà stata solo ed unicamente un passaggio, un mezzo per realizzare la tua forma completa, il tuo vero essere!

Roberto Calaon