Innergy

Ego vs Innergy, fintantoché…

Ecco, ora stiamo bene, siamo sorridenti, allegri, ci sentiamo persino simpatici, la nostra stima cresce e il nostro ego si gongola gonfiandosi sempre più. Ma, attenzione! Ci arriva una telefonata con la quale dall’altra parte ci dicono che quell’affare tanto sperato è andato a monte, oppure lei o lui hanno deciso di non venire all’appuntamento, ecc. ecc.

E cosa succede?

Di colpo la nostra espressione cambia, il sorriso viene a mancare, smettiamo di essere simpatici perché ci sentiamo attaccati e mentre ci chiediamo il perché, il nostro ego inizia a lavorare dentro di noi portandoci a colpevolizzare chiunque, ma mai noi.

Quell’affare potrebbe essere andato a monte a causa di una nostra noncuranza, perché abbiamo trascurato un particolare, oppure, inavvertitamente, abbiamo fatto qualcosa che ha infastidito l’altro. Ma il nostro ego ci dice che è colpa loro e noi ce la prendiamo con altri, non riusciamo a vederci, le nostre energie si esauriscono e non siamo più in grado di connettere.

Ora abbiamo due possibilità: andare in escandescenze o piangere.

Voglio dirvi una cosa, la seconda opzione è preferibile, perché se vi sarà rimasta un pò di centratura, vi potrete riconnettere con voi stessi e, bypassando l’ego, potrete comprendere chiaramente cosa è realmente accaduto.

Si, ma cose c’entra innergy con tutto questo? E cosa c’entra con l’ego?

Purtroppo o per fortuna, l’ego c’entra sempre! Questa realizzazione della nostra mente (che inconsapevolmente siamo noi, la nostra personalità) è sempre presente, vuole avere sempre ragione, solo lui è il migliore e quando si sente attaccato (per l’ego qualunque cosa si faccia che lui non gradisca è sempre un attacco) si agita e scalpita come un puledro impazzito facendoci perdere il controllo. Quindi, con queste premesse provate a pensare come l’ego vede la nostra innergy.

Per il nostro ego, innergy è il nemico numero uno perché se quest’ultima prevale  facendoci praticare il nostro reale sentire lui, l’ego, si sentirà messo da parte (e questo è proprio ciò che non vorrebbe mai), mentre l’innergy (il vero noi) non si sente minimamente toccata. Del resto, il contatto con innergy migliora i nostri comportamenti, ci fa sentire meglio e capiamo che non abbiamo bisogno di sottomettere nessuno per poterci esprimere, anzi, tutto il contrario: riusciremo ad esprimerci facendo esprimere anche l’altro creando un momento di armonia e di amore incondizionato che favorirà la comunicazione e lo scambio con gli altri.

E lui, l’ego, cosa farà, come reagirà (re-agire, cioè agire dopo, quando tutto è già successo è un tipico atteggiamento egoico fortemente distruttivo). Se lo lasceremo fare rovinerà tutto e quei bei momenti di prima, propedeutici ad una vita migliore, andranno se pur momentaneamente, perduti, ma se lo fermiamo, se lo limitiamo dicendogli che non è successo nulla, che siamo presenti e consapevoli del momento perché a noi va bene così e che non deve preoccuparsi perché abbiamo la situazione sotto controllo, lui capirà. Non si sentirà attaccato e capirà, perché, in definitiva è perfettamente consapevole che siete voi che gli consentite di vivere e, non sentendosi minacciato, si calmerà.

Tanti momenti così, oltre a far crescere la vostra autostima, rassicureranno l’ego, il quale non sentendosi messo da parte si sottometterà con piacere al vostro servizio e smetterà di confondervi rispettando il vostro vero stato d’essere.
Attenzione però (perché sostanzialmente quell’ego siamo noi), almeno per un po’ è doveroso restare in guardia, perché ogni tanto lui si insinuerà tra i nostri pensieri ricominciando l’attacco (adulazioni, vessazioni, sensi di colpa ecc.) e continuerà a farlo finché, a forza di vedere il nostro costante comportamento equilibrato, anche lui si renderà conto che, come dice una famosa canzone del grande Franco Battiato, saremo realmente diventati un “Centro di Gravità Permanente”.



Roberto Calaon