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Ego! La personalità si nutre di apparenza

Continuando ad anteporre il tuo ego a te stesso non ne verrai mai a capo. Tu non sei solo il tuo ego, sei molto di più. L’ego è una costruzione della mente che ti dice continuamente che tu sei quel tipo di individuo, quella personalità. L’ego è la personalità, e la personalità si acquisisce con il tempo, credendo al sistema sociale in cui vivi e sei nato e facendo ciò che lui (il sistema sociale) ti suggerisce. Obiettivi, aspettative, abitudini e credenze fanno parte della tua personalità e la maggior parte di noi continua la propria vita credendo di essere quella personalità, quell’ego, aspettando continuamente che gli altri li ascoltino e li rispettino per ciò che credono di essere, offendendosi alla prima contrarietà.

Si sono confinati nello spazio ristretto di quella personalità e non si rendono conto che sono costretti a vivere una vita limitata a quella condizione. Così, convinti che il mondo sia tutto ciò che sanno, continuano per la solita strada senza porsi delle domande, pronti a stupirsi se le cose non vanno come vorrebbero.

Ma tu che hai la possibilità di leggere queste righe puoi cominciare a riflettere e a comparare le tue esperienze con questo contenuto e se lo farai, scoprirai che non sei solo il tuo ego, la tua personalità, attraverso la quale ti sei protetto limitando le tue esperienze e scoprirai che le tue capacità sono semplicemente enormi. Ma prima ti devi conoscere, ti devi vedere.

Per tua tranquillità ti ricordo che l’ego è importante e non va mai schiacciato, distrutto, come affermano alcuni. L’ego è fondamentale per la nostra crescita, ma non lo si deve assecondare ad ogni sua richiesta. Ci solletica e tenta in ogni istante. La sua parola d’ordine è voglio. È lui che ci spinge a desiderare ogni cosa, anche se non ne abbiamo veramente bisogno, e se non si sentirà protagonista troverà il modo di vessarci sempre più rendendoci tristi, depressi e creandoci infiniti sensi di colpa.

E allora, come fare?

Ogni tanto evitiamo di ascoltarlo sia nella fase del desiderio che in quella vessatoria, non sempre, solo ogni tanto, cosicché lui (che siamo sempre noi) non se ne renda conto e pian piano scopriremo che, almeno per quel momento, per quella situazione, non ricevendo alcuna risposta/reazione, smetterà di disturbarci. Ecco, quello è il momento di vederci constatando che siamo diventati più forti e, se abbiamo abbastanza pazienza e costanza, ci accorgeremo che questa nostra costruzione, che prima ci condizionava in tutti i modi, inizierà a lasciare sempre più spazio al nostro vero essere sino a porsi al nostro servizio.

Ed è questo lo scopo! L’ego al nostro servizio ci permetterà di fare cose meravigliose per noi e per gli altri e non sarà più lui a dirigerci, ma noi (il nostro vero essere, la nostra essenza), e vedrete come si sentirà gratificato nel fare quello che realmente desideriamo.



Roberto Calaon