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La pentola e l’inconsapevole vendita dell’Anima!

Partendo dal presupposto che tu hai sempre la possibilità di scegliere, troverai sicuramente degli altri che faranno in modo di farti scegliere ciò che a loro conviene, presentandotelo come un vantaggio. E te lo presenteranno come qualcosa di bello, di prezioso, di interessante, qualcosa che ti darà prestigio, che ti farà sembrare più grande. Ti offriranno ricchezza, potere e, se ne avrai le qualità,ti permetteranno pure di comandare.

Gli ingredienti che mettono nella pentola (paradosso ricavato dal famoso proverbio popolare: il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi) sono di ottima qualità ai tuoi occhi e sono mescolati con maestria, così da farti vedere solo il lato migliore, quello più facile da individuare. Il contenuto della pentola (l’attuale sistema sociale) per chi ha un buon discernimento è chiaramente visibile, ma tu crederai di vedere tutto, senza sapere che lei (la pentola) ti mostrerà solo ciò che gli conviene. Ogni tanto ti farà conoscere anche alcuni obiettivi illudendoti di essere indispensabile al loro raggiungimento, cosicché tu esegua pedissequamente ciò che ti viene richiesto di fare. E, se lo farai bene, avrai encomi, onori e gloria e… tanti, tanti soldi e privilegi.

Qualche volta rifletterai su ciò che stai facendo, ti chiederai se è bene o male ciò che ti viene chiesto di fare, ma, per il semplice fatto che credi di conoscere, ti fiderai degli ordini ricevuti perché: come si può pensare che uno che mostra così tanta fiducia in te, facendoti persino vedere il contenuto della pentola, possa ingannarti? E intanto hai venduto la tua Anima! E sei sempre più coinvolto nel progetto, e coloro i quali ti hanno reso importante, persone specializzate nel creare sensi di colpa, ti diranno che senza il tuo apporto il progetto potrebbe non realizzarsi e dal momento che sei diventato una grande personalità come puoi pensare di rifiutarti?

 « Ma ancora non sai di aver venduto la tua Anima! »

Ma cos’è questa storia dell’Anima? Cosa significa vendere l’Anima?

Significa sottostare a continui e costanti compromessi.
Significa fare ciò che ti viene richiesto anche se, ad un certo punto della vita, comprendi che è riprovevole.
Significa far del male a qualcuno per il bene di qualcun altro (o per il tuo).
Significa accettare supinamente l’ordine di un tuo superiore per poi rivalerti dell’affronto subìto scaricando sgarbatamente la tua rabbia sui tuoi sottoposti.
Significa continuare a preservare un sistema di privilegi per pochi eletti a scapito di tutti gli altri.

E i mezzi per conseguire tutto questo sono ottenuti prevalentemente utilizzando, più o meno consapevolmente, l’energia della paura.

« La paura rende deboli, la paura blocca, la paura impoverisce sia dal denaro che dai sentimenti, la paura non permette di vedere le cose come realmente sono, la paura abbassa la tua frequenza vibratoria, annichilendoti e facendoti ammalare. La paura, e a volte il terrore, sono potentissimi strumenti di persuasione e controllo di massa: è sufficiente diffondere false notizie e colpire qualcuno ogni tanto, perché tutti gli altri seguano obbedientemente gli ordini impartiti. La paura ci mette l’uno contro l’altro. Con l’emozione della paura, la quale è un’energia molto potente, possiamo farci veramente molto, molto male! »

Dividi et impera” era il motto degli antichi Romani. Sembra che le loro legioni fossero a priori ritenute invincibili, proprio perché gran parte della tattica bellica prevedeva una potente e ben pianificata strategia della paura con il fine di terrorizzare il nemico e, anche per questo motivo, molte battaglie venivano vinte ancora prima di schierare gli eserciti.

E ora cosa è cambiato? Anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante (?) gli strumenti del potere sono sempre gli stessi. Sono solamente diventati più sottili e più sofisticati i metodi per gestirlo.

Smetti di credere a tutto ciò che vedi e/o che vogliono farti credere, guarda il contenuto della pentola senza farti condizionare, ascolta e utilizza il tuo sentire interiore (innergy), poi rifletti e svegliati! E ricordati che, anche se sei stato tu con il tuo egoismo, con la tua superbia, con le tue illusioni, con questo grande bisogno di sentirti considerato e con la tua faciloneria a permetterlo, ciò che ti è stato estorto con l’inganno, attraverso l’attenzione, la presenza e la consapevolezza del tuo nuovo stato d’essere, te lo puoi sempre riprendere!

Con questo testo, che è anche l’ultimo di quest’anno, ti auguro di “riprenderti” e di iniziare finalmente a vederti e accettarti come sei, perché è così che potrai far crescere la tua Anima, che sta sperimentando attraverso il tuo ego e la tua personalità e che sta pazientemente aspettando che inizi ad ascoltarla, lasciandole lo spazio necessario per agire attraverso la tua vera essenza.

Dai che ce la facciamo, perché l’anno che verrà ci riserverà molte sorprese e, se saremo presenti a noi stessi, in modo da poter comprendere gli avvenimenti, faremo finalmente quel salto di qualità (quantico) di cui molti di noi, ultimamente, sentono così tanto parlare.

Tanti auguri per un fantastico 2024!



Roberto Calaon